mercoledì 30 giugno 2010

Colpa della fase rem o segno del destino?

Una piccola Madonna, le gambe stese a cercare il contatto con un pavimento fresco. Il busto sollevato, il ventre gonfio e i seni arrotondati, una carezza sulla pancia...
Respira senza far rumore, ascolta il venticello che dà tregua ad un momento psicologicamente statico. Per un attimo ci crede! Poi è più forte di lei...
La fiducia non è innata, forse la settimana prossima!

lunedì 28 giugno 2010

La mia Ofelia

Un gran giorno, il 31 luglio!
Vedo già tutti i colori del mondo spostarsi su un prato e riccioli biondi coperti di fiori.
Una ragazza vestita di arancio ed io, in bianco. Lei che mi immola sull'altare dell'amore e mi cosparge di petali di rosa. Intorno fauni e ninfe schiudono i loro cuori e si concedono all'estasi della tenerezza. C'è gioia mentre le mie bianche vesti cambiano di tinta.
Un rito pagano perfeziona il mio destino di donna, nel gran galà della vita.

Ma la sfera maculata ha deciso per me che non è ancora il tempo, tutto è rimandato... con un sorridente addio!

mercoledì 23 giugno 2010

venerdì 18 giugno 2010

Caro Josè...

Devo andare a Mafra, lì ho famiglia, Moglie, Genitori e una sorella, Rimani finchè non partirai, ci sarà sempre tempo per partire, Perchè vuoi che io rimanga, Perchè è necessario, Non è una ragione che mi convinca, Se non vuoi rimanere, va' via, non ti posso costringere, Non ho forze che mi portino via da qui, mi hai stregato, Non l'ho fatto, non ho detto una parola, non ti ho toccato, Mi hai guardato dentro, Giuro che non ti guarderò mai dentro, Giuri che non lo farai e l'hai già fatto, Non sai di che stai parlando, non ti ho guardato dentro, Se rimango, dove dormo, Con me.

...

Verrei a piangere con te su un colle, ma ti posso solo abbracciare da lontano!Giorni di scomparse e omaggi agli scomparsi... li trascorro aspettando la combustione!

mercoledì 16 giugno 2010

Cara Alda...

Va bè, io non ci stavo pensando molto, ma da un paio di giorni tutti me lo chiedono.
E allora sì, mi fate venire un po' di ansietta.
Quest'anno è diverso, è più cuore che corpo, è più mente bruciata e follia. Non spaventatevi però, non piango davvero, non urlo sul serio, è tutta immaginazione. Una maschera. Ho bevuto a sorsi la vita e anche la morte, ma non sono io. Io ne sono uscita indenne. Ho asciugato tutto. Credimi.
Mentre mi guarda da lontano, in silenzio preparerò i piedi scalzi alle assi di legno per omaggiare lei, che prima non conoscevo così bene, e che oggi invece viene sempre in borsa con me e mi invade i pensieri.
Guariscimi tu, senza fretta, io lascerò il mio fiore per te, per le sofferenze inferte, per la privazione, per l'umiliazione, per la rinascita e per la discesa agli inferi.
Un saggio, o un pazzo!

giovedì 10 giugno 2010

Ah Gelmì...

... e pure in mutande si mettono 'sti genitori! Me li fai arrabbia'!!!

mercoledì 9 giugno 2010

Abbandona la dimensione corporea

"Si afferma un nuovo concetto di amore, e quindi un nuovo concetto di donna, concepita adesso come donna angelo, donna angelicata: la donna, nella visione stilnovistica, ha la straordinaria virtù di nobilitare l'animo dell'uomo e di operare da tramite fra questo e Dio, che inizia attraverso lo scambio d'un'occhiata fugace."

Coisas que acontecem no contratempo!



As teorias seriam atendidas mas a inteligência limita a autonomia humana..

martedì 8 giugno 2010

La mattina ci sarà sempre chi ti prepara il caffè

Non deve essere vero che sto diventando grande. A quest’ora passerei del tempo a confrontarmi con lo specchio o a inventarmi ansie, immagino. Invece mi stendo a bordo piscina come una minilady diva, e mi percorro di risate che vanno parallelamente da un motorino 50cc all'altro, mentre le ruote girano veloci sull'asfalto del viale!

Mi sembra più vero che mi abbiano trovato, o che io abbia trovato loro.

Ci hanno detto di tutto, c’è molta curiosità. Soprattutto si parla di complicità e affinità, massima comprensione, zero formalità e libero spazio al pensiero, anche quello "zozzo", senza vergogna. La libertà di mandarsi a fiorello e la voglia di chiedere scusa subito dopo.

È vero invece che ho moltissimi anni. E lo vedo nel piacere che mi dà parlare di argomenti scelti e con persone selezionate, anche quelle che purtroppo vedo poco. La pacatezza nell’affrontare certi temi, l’ordine mentale che si è creato nei miei labirinti.

Direbbe l'annuncio di Lavi: Donna adulta. Vivace. Astenersi perditempo.

Corpo e spirito leggeri volano. Gli anni sono l’argomento che fa ridere il giovane palestinese & co. e che fa arrabbiare la folletta. Per questo oggi ne scrivo. Ma se non fosse per loro, me ne sarei dimenticata, io che nacqui nel 1914.

I due degli archi mi dicono che sono bella anche da vecchia, la mia maestra mi dice che, più mi guarda, più vede che il mio futuro è il teatro danza per la mia carica interpretativa... saranno le rughe! E io che pensavo avrei cantato, un giorno, in un famoso trio swing.

Solo, ha ragione di nuovo Paolo, non sono stata capita, poco apprezzata, crede! Parole e gesti a cui ho dato quel peso… è bastato un soffio per volare via...

Piedi neri e capelli al vento o su un cuscino, per sentir cantare quell'"ho dormito lì, fra i capelli suoi" ... di nuovo speciale.

Mamme e papà... l'orgoglio!

giovedì 3 giugno 2010

Una vita di qualità!

L'ho letto con un'attenzione mai esercitata prima! L'ho letto cercando di scorgere lui in quella storia. Purtroppo non riuscivo a smettere di chiedermi se davvero gli fosse successa quella o quell'altra cosa. Se le persone di cui racconta siano esistite davvero. Anche se alla fine so che è del tutto secondario. Sarà voyeurismo. Forse sono stata contagiata anche io!
L'ho letto piano, mi fermavo per sedimentare, anche l'ultimo capitolo è rimasto da solo per la mattina successiva.
L'ho letto piano per ricordare il più possibile. Per imparare, se dovessi provarci io una volta.

Schizofrenica, sono passata - a volte anche nella stessa facciata - dal pianto alla risata, rifugiata sotto le lenzuola, da cui nessuno poteva sentirmi. Ma camminare in un pensiero e ricongiungersi con la persona che vorresti ti tenesse la mano, è un sottile accarezzare la mente che la mia suscettibile sensibilità non riesce a sostenere con fermezza. E dare un contentino alla propria schizofrenia cambiando la firma, mi ha diluito la tensione.
Mi è piaciuto frugare nelle sue carte, inciampare in figure stilistiche senza le quali un libro sarebbe un ferro da stiro che non usa neanche lo stira e ammira.
Ci sono quegli intrecci che pensavo si facessero al cinema, tagliando e incollando in fase di montaggio. Invece il libro dà l'impressione di essere stato scritto così, in questo ordine cronologico sparso. Poi non saprei, bisognerebbe chiedere all'autore.
Non scrivo recensioni di film o libri, ne parlo e basta, in quel mio essere mediocre dilettante. Ma se ne parlo, per quanto possa valere, è perchè, nel bene o nel male, sono stata colpita.
Ecco magari c'è chi ancora non l'ha letto o chi cerca un'idea per un regalo. Propongo "La qualità della vita" di Paolo Marasca.

Un inno di gioia... i pazzi amano di nuovo!

Solo una volta , durante le prove, ho pensato che lo stavo diventando, o che rischiavo di farlo, un giorno, nella vita reale. Quando il pensiero martellante mi portava a comportarmi male, ho temuto per un attimo che un pazzo non deve amare nessuno! Avrei potuto perdermi, sopraffatta dalle bugie e da sbiaditi ricordi. Ma non è successo, lo devo a molti prima che a me stessa!
Mi voglio ricordare del loro dolore, con rispetto lo farò! Il mio manicomio!
Il 19 giugno!