mercoledì 30 dicembre 2009

martedì 29 dicembre 2009

Un compleanno di 30 anni!!!



















Il dilemma di Prò è comprensivo. Servono lunghe leve o agilità?
Il problema arriva quando il bollo libero più vicino è troppo lontano!
Per questo poi, col fiatone, si ripiega su un Taboo, dove al massimo sforzi i muscoli del sorriso, perchè per spiegare moffetta, nessuno mi passa "puzza, ma anche città in provincia di Bari!"

lunedì 28 dicembre 2009

Come mi hai chiamato?

Era tardi ed era ora di andare a dormire, avevo già salutato e mi ero trattenuta ancora. Ma quel tipo mi spiegava come fosse diverso il Natale con i bambini. Lo so, almeno lo immagino. Proprio questo stavo cercando di dirti. Sono quasi le 5 del mattino e domani avrò delle scatenate bestioline a pranzo. Mi piace ascoltare il tuo racconto su un bambino prodigio, ne sembri affascinato e orgoglioso. I miei probabilmente non saranno eroi, ma pur sempre bambini, che si divertono, ridono e saltano sul divano. E sono felici delle sorprese.
La piccoletta a cui mi riferisco io è un soggetto particolare, ha avuto una breve ma complicata vita. Senza che io le chiedessi niente, mi ha raccontato che ha cambiato molte case, molte famiglie e molte mamme. E oggi pare sia io sua madre, "mamma" mi ha chiamato per tutto il giorno. Io le dico che è fortunatissima ad avere avuto così tante mamme, ma forse non sono poi così convinta. Mi chiede di fare un pisolino e mi si avvinghia. Stese sul divano, abbracciate, le viene da ridere e non riesce a stare ferma un attimo. Le gambe si intrecciano a me e si gira alla ricerca di un po' di calduccio. "Mamma" aridaje! Mi piace coccolarla, accarezzarle la fronte e farla ridere, ho capito che tanto di dormire non se ne parla. Che ne sa che sono andata a letto poco prima che si alzasse lei? Giochiamo e io sono molto più brava di lei, ha solo 7 anni, ma aveva scelto lei il gioco, che ci posso fare? Però ride e rido anche io perchè non sa dire la r.
Poi penso che vivere in una casa famiglia non è come andare a scuola. Lì, quando hai finito, torni in un posto tutto per te, con persone che hanno voluto te, proprio te. Invece qui hai tanti fratelli acquisiti, altri bimbi sperduti come te, hai le maestre, i giochi, hai da mangiare. Ma come è una famiglia normale? Una come quella di Piero e Margherita? Lei forse non lo sa, ma con loro sta tanto bene e vuole tornare ogni volta.
Chi ti compra i vestitini? Chi decide come farti principessa? Probabilmente le maestre corrono perchè mentre vestono te, di là c'è quel bambino difficile che spacca i piatti.
Ma le carezze e l'affetto chi te li dà?
Vieni qui, e non solo a Natale!

giovedì 24 dicembre 2009

Mr. Babbo (seconda parte)

Ci siamo Babbo, siamo quasi arrivati, Natale è domani!
Ti hanno visto appeso alle facciate dei palazzi. Non sanno che quello non sei tu, quello vero, dico. Però c'è un sacco di gente che ce l'ha con quei tuoi pupazzi, non capisco perchè. Magari non sono proprio belli belli, ma non mi pare disturbino più di tanto. Tu sarai già in viaggio, mi raccomando stai attento! Io invece sono un po' in ritardo, almeno così mi sembra! Corro? No, per niente. Ansia da pacchetti? No, neanche. Sono molto fiera dei giocattoli di legno, dei miei addobbi e dei preparativi!
Ho fatto tutto? Boh, credo di sì. Ah! Ho litigato con il mio capo, al buonismo non ci credo, ma forse mi ha già perdonato, mi ha regalato tutta la Merini, era il mio desiderio! Sono in vacanza adesso, anche se ho poco tempo. C'è qualcun altro che chiede di me. Sono gli attori, i registi, i clown e gli editori che cercano le mie parole. Io ne avrò per tutti? Farò del mio meglio, in vista delle sorprese del futuro. Poi devo pure partire, no?
Come? No, niente streghe e pupazzi di neve, niente incursioni notturne per consegne a domicilio questo Natale, ho perso le chiavi. Ora è la mia vita, quella da riempire di colori e note, quelle della mia canzone preferita! La signora ha detto che me lo merito, lei ne sa più di tutti e due! Io non ci avevo pensato! Ma anche così per me il Natale resta una bella festa, anche senza quelle persone che mi mancano ma che hanno ancora affetto per me, come io per loro. Adesso ci sono i giochi, i bambini che verranno a pranzo, gli amici che passeranno per l'aperitivo e quelli che verranno a prendere il caffè, le serate con i caminetti e le sfide dei cervelli.
Alla faccia della suina, baci e abbracci sotto il vischio per tutti.
Babbo, e tu? Ce n'è anche per te!

mercoledì 23 dicembre 2009

Dal mio alberello ecologico!

Auguri di buon Natale a tutti!
Sai cos'è la grazia?
Non è un'andatura attraente,
non è il portamento elevato di certe nostre donne bene in mostra.
È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo,
sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi.
Non è femminile, è dote di profeti.
È un dono e tu l'hai avuto.
Chi lo possiede è affrancato da ogni timore.
L'ho visto su di te la sera dell'incontro e da allora l'hai addosso.
Tu sei piena di grazia.
Intorno a te c'è una barriera di grazia, una fortezza.
Tu la spargi, pure su di me.
Erano parole da meritarsi abbracci.
Restammo sdraiati senza una carezza.

In nome della madre - E. De Luca

giovedì 17 dicembre 2009

Senza titolo!!!

Sono in ritardissimo... torno presto però!!

mercoledì 16 dicembre 2009

Per un mondo migliore!

Galileo from Ghislain Avrillon on Vimeo.

C'è questo amico che ogni tanto regala qualche perla, e lo ringrazio. Aspettando corto e lungometraggi, racconti, spettacoli e cotillons, mi piaceva questa favola di farfalle, una storia di "fine corso".
Una volta poi, era parecchio tempo fa, sempre questo amico aveva pubblicato una nota. Non ne conosco l'autore, ma lì per lì mi era piaciuta! Oggi non so più cosa significa, ma ce l'ho tra le bozze e mi sembra un peccato lasciarla lì!

"lei lo ha mollato due giorni fa. e adesso piange. non perché si sono lasciati, ma per tutto quello che lui le ricorda adesso, adesso che sa che non lo vedrà più com’era. non com’è. com’era allora. innamorato, con gli occhi dolcissimi, solo per lei. con la voce dolce e profonda e calma. tutta per lei. com’era e non com’è. e allora piange e si dispera."

Come ossigeno e ferro!



Oxygen from Christopher Hendryx on Vimeo.
Mi fa svenire quando applaude ai fuochi d'artificio!
Lo difendo perchè è una questione di formule e, anche se la chimica ha la sua importanza, lui
è solo un po' imbranato, non è cattivo!! Non tutti gli elementi possono stare insieme, è la natura!
Lo considero concesso? Se sì, pubblico un'altra cosa rubata tempo fa!

martedì 15 dicembre 2009

Tolto un Dente, se ne mette un altro!














La storia della casetta e dei 120 nomi molto particolari mi piace ancora tantissimo, anche se non è più lei la mia preferita!! Ho messo le mani in tasca ed è subito diventata la nuova fissa... Ma con questa Dente mi perdonerà, anche se non è proprio come la sua!

venerdì 11 dicembre 2009

Parlando per metafore: un bacio, da dividere in due

Si consiglia l'ascolto in contemporanea con la lettura, rende più l'idea.
Suonare il piano è come fare l'amore. Ci sono i momenti più delicati, i tempi lenti, gli adagi, i ritmi più sostenuti con il muro di luce che dipinge il fondale di rosso… e le pause, fondamentali per creare quelle sospensioni, preludi di estasi. Un bravo pianista sa dosare tutto. Non è solo tecnica, è passione e sentimento, di quando chiudi gli occhi e ti lasci trasportare. Il tocco sensibile del maestro non è da tutti. Alcuni non hanno orecchio, per altri è solo esercizio e performance, c’è chi ha “scordato”. Anche l’ascoltatore gioca un ruolo importante, serve sintonia e affine, quanto rara, reciprocità. Ma se ti concentri sui suoni sorridi al piacere dell’incontro, se ti lasci suggestionare da altri sensi scorrono immagini di una vita inventata e ti senti felice, come pervaso da un’ondata di calore. In alcuni casi poi, l'archetto incontra la corda e su di lei si ciondola un po'. E allora mi vengono i brividi e non controllo la commozione. È stato come fare l’amore!

La mia notte con

lunedì 7 dicembre 2009

Era Margherita, non Anna!

Hello Saferide
Certe volte i pensieri distrattamente ritornano, tra una cosa e un'altra, ma stavolta è colpa di Lavi, che l'ha ritirata fuori e me l'ha regalata!!! Era stata una fissa di tempo fa... questa canzone... però grazie, sempre bellissima (di sicuro), anche senza premi nobel e tutta quella perfezione!

giovedì 3 dicembre 2009

La conferenza della sirenetta

Aspettando Copenaghen, questi giorni, anzi in realtà da molto più tempo, ho letto mille articoli sui cambiamenti climatici. Scienziati, esperti, climatologi urlano a gran voce le loro teorie. Spesso offrono visioni e soluzioni differenti. Ecco, questo è positivo, perchè diversi punti di vista garantiscono pluralità di informazione, che ci permette di costruirci un'idea nostra. Si tratta però di argomenti scientifici, di cui non possiamo direttamente verificare la veridicità. Quindi, non essendo mia intenzione fare previsioni catastrofiche o ottimiste, mi limito a riflettere sulle informazioni che mi arrivano, senza pretese di essere nel giusto! La cosa che più mi colpisce è la crescita demografica, un aumento della popolazione che causerà il collasso del pianeta. Ma come? Se la nostra paura è proprio quella che il vecchio continente sta invecchiando ancora di più a causa di una drastica diminuzione delle nascite!! Ebbene, è il terzo mondo che continua a sfornare pargoletti, quelli che coloreranno il futuro della Terra. Sembra che il loro arrivo però, sottragga a noi l'immenso benessere in cui ci culliamo. Di sicuro è vero che le risorse non sono abbastanza per tutti, ma mi sembra che il problema sia che noi dovremmo privarci di parte delle nostre per condividerle con i cugini del sud del mondo!! E io non vedo l'ora che sbarchino copiosi sulle nostre terre. Che senso ha stabilire confini e creare leggi razziste sugli immigrati, quando è evidente che loro aumentano e noi diminuiamo? Perché ci ostiniamo a voler tenere tutto per noi? Tutti dovrebbero spargersi per tutto il mondo, una Pangea di tutti, dove i trattini divisori degli stati non esistano più. E facciamo nascere tutti i bambini che l'amore vuole generare, che sono una benedizione. Sostituiamo i vecchi e cresciamo nuove generazioni più intelligenti di noi.
Oggi i capi di stato, anche Obamino, rimandano i trattati e gli accordi slittano di anno in anno, dimenticando l'urgenza della diminuzione delle emissioni dei gas serra, come in una war room di Kubrick. Complicate trattative e soprattutto poca volontà di cedere e concedere renderanno il prossimo vertice danese un nuovo fallimento! Ancora soldi ed energie sprecate. Si potrebbe aprire un dibattito lunghissimo sull'uso incoerente che si fa di fondi dedicati al mondo del volontariato e dell'associazionismo che spende più per conferenze e incontri di autocompiacimento che per effettivi aiuti dove ce n’è bisogno.
Non credo più nelle forme di aiuto, offerte da comode poltrone di salotti bene o di aule scaldate da buoi e asinelli buonisti.
Lasciate che i pargoli vengano a noi!

mercoledì 2 dicembre 2009

Questione di logica!

Perciò quando qualcuno dice che qualsiasi gesto di violenza palestinese giustifica le azioni di Israele, non solo contesto quella logica in base al diritto internazionale e al diritto legittimo di un popolo alla lotta armata per difendere la propria terra e le proprie famiglie; non solo contesto quella logica in base alla quarta Convenzione di Ginevra che proibisce le punizioni collettive, il trasferimento della popolazione di un paese occupante in una zona occupata, l'espropriazione di risorse idriche e la distruzione di infrastrutture civili come i campi coltivati; non solo contesto quella logica in base alla consapevolezza dell'impatto relativo che i fucili russi vecchi di cinquant'anni ed esplosivi fatti in casa possono avere sulle attività di uno degli eserciti più grandi del mondo, appoggiato dall'unica superpotenza del mondo, ma contesto quella logica anche in base al buonsenso.

Se chiunque di noi vedesse la propria vita e il proprio benessere completamente strangolati e vivesse con dei bambini in uno spazio sempre più ristretto sapendo che soldati, carri armati e bulldozer potrebbero arrivare a prenderci in qualsiasi momento, senza mezzi di sostentamento economico e con la casa distrutta; se venissero a distruggere tutte le serre che abbiamo coltivato da chissà quanto tempo, non credi, in una situazione simile, che la maggior parte della gente si difenderebbe come meglio può?

"Mi chiamo Rachel Corrie"

martedì 1 dicembre 2009

QS

Le donne mi hanno sempre fatto un po’ ridere, nella loro insicurezza e nel loro essere imbranate nelle cose pratiche. Però le donne, queste donne, sono bellissime, anche con quella voce frivola e agitata.
Le donne finiscono per parlare di liposuzioni, chirurghi plastici, capelli, cappelli e veline. Eppure sono semplici e spontanee, non devono dimostrare la loro forza e la loro supremazia. Un universo misterioso che ti riempie di domande senza risposta, citando la citazione di un mio amico. Si prendono in giro, ridono di loro stesse e conoscono i loro difetti, non cercano giustificazioni e si divertono alle battute, a volte non le capiscono, ma ridono lo stesso, perchè hanno un Quoziente del Sorriso elevato. Sanno dare calore e sanno insegnarti sempre qualcosa, anche se non sanno usare il computer. Questo sono le donne, non le ragazzine, le donne, quelle che hanno allevato figli, hanno affrontato la vita e che hanno ancora tanto da dire, perchè sanno da dove vengono e dove vogliono arrivare.