lunedì 28 dicembre 2009

Come mi hai chiamato?

Era tardi ed era ora di andare a dormire, avevo già salutato e mi ero trattenuta ancora. Ma quel tipo mi spiegava come fosse diverso il Natale con i bambini. Lo so, almeno lo immagino. Proprio questo stavo cercando di dirti. Sono quasi le 5 del mattino e domani avrò delle scatenate bestioline a pranzo. Mi piace ascoltare il tuo racconto su un bambino prodigio, ne sembri affascinato e orgoglioso. I miei probabilmente non saranno eroi, ma pur sempre bambini, che si divertono, ridono e saltano sul divano. E sono felici delle sorprese.
La piccoletta a cui mi riferisco io è un soggetto particolare, ha avuto una breve ma complicata vita. Senza che io le chiedessi niente, mi ha raccontato che ha cambiato molte case, molte famiglie e molte mamme. E oggi pare sia io sua madre, "mamma" mi ha chiamato per tutto il giorno. Io le dico che è fortunatissima ad avere avuto così tante mamme, ma forse non sono poi così convinta. Mi chiede di fare un pisolino e mi si avvinghia. Stese sul divano, abbracciate, le viene da ridere e non riesce a stare ferma un attimo. Le gambe si intrecciano a me e si gira alla ricerca di un po' di calduccio. "Mamma" aridaje! Mi piace coccolarla, accarezzarle la fronte e farla ridere, ho capito che tanto di dormire non se ne parla. Che ne sa che sono andata a letto poco prima che si alzasse lei? Giochiamo e io sono molto più brava di lei, ha solo 7 anni, ma aveva scelto lei il gioco, che ci posso fare? Però ride e rido anche io perchè non sa dire la r.
Poi penso che vivere in una casa famiglia non è come andare a scuola. Lì, quando hai finito, torni in un posto tutto per te, con persone che hanno voluto te, proprio te. Invece qui hai tanti fratelli acquisiti, altri bimbi sperduti come te, hai le maestre, i giochi, hai da mangiare. Ma come è una famiglia normale? Una come quella di Piero e Margherita? Lei forse non lo sa, ma con loro sta tanto bene e vuole tornare ogni volta.
Chi ti compra i vestitini? Chi decide come farti principessa? Probabilmente le maestre corrono perchè mentre vestono te, di là c'è quel bambino difficile che spacca i piatti.
Ma le carezze e l'affetto chi te li dà?
Vieni qui, e non solo a Natale!

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