mercoledì 8 luglio 2009

Fresca era l'aria di luglio...

Adesso mi piace passare le serate fuori, con il cielo blu puffo attraversato da bianchissimi gabbiani, seduta sotto un noce a cantare le canzoni imparate da bambina e a mangiare costarelle alla brace, su un terrazzo del centro storico a mangiare di nuovo carne alla griglia, sedermi all’ora del tramonto in una sagra di paese per assaggiare i nostri famosi e buonissimi moscioli.
Mi piace ballare nelle feste in spiaggia e tornare a casa con la sabbia finita, non ricordi come, anche dentro le orecchie. Mi piace anche il mojito, sì lo so, è fresco, sa di menta e ti toglie i pensieri, eh... mica si può solo soffrire! Ti porta in riva, a correre con i piedi nudi nell’acqua che schizza dappertutto! Poi non sai più come va a finire, ma ti viene da ridere perché hai deciso per una volta di non pensare più a niente e ti lasci investire da un treno in corsa!
Adesso mi piace, anche se vuol dire dormire pochissimo, buttarmi giù dal letto per passare un pomeriggio a nuotare e a passeggiare per chiacchierare con Marta e ridere di noi!
Che poi non finisce mai così, ci sono ancora altre ore prima della conclusione di questo lunghissimo fine settimana! Le ore del dubbio, che neanche tu sai più quello che vuoi, oppure se lo vuoi ancora, oppure se lo vuoi ma solo se è totale e se è totale però senza tornare indietro, ché non voglio rinunciare a niente di quello che le persone in questi mesi mi hanno dato… che è tantissimo. No, non è totale che lo voglio, anche se esclusivo, ma sicuramente sincero e vero, per evitare nuovi ripensamenti che stavolta mi renderebbero di precario ghiaccio o, al contrario, di infrangibile pietra. Adesso che, per un attimo, l’ho riconosciuto di nuovo, come lo ricordavo. Che il gioco va bene, ma deve far ridere tutti… se non c’è cuore, preferisco il niente, il niente assoluto! Questa è l’unica certezza! O di qua o di là, adesso!!

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