lunedì 19 aprile 2010

I miei quadri saranno esposti in tutto il mondo

Avrei visto occhi espressivi capaci di congelare, anche se solo appena tracciati. Avrei camminato in sale dal percorso guidato, cullata dalle note di Mahler, avrei passeggiato sui viali in bianco e nero nell’epoca del valzer e dei caffè letterari viennesi, chiacchierando con artisti dell’inizio del secolo (scorso). Mi avrebbero raccontato di una donna vivace, causa della pazzia di molti uomini del tempo, incapace alla stabilità, votata all’eterna ricerca di nuovi stimoli, sempre incuriosita da personaggi interessanti, pronti a sostituire il già passato.
Avrei fissato le pareti, contorni netti e definiti, fondi scuri, unica luce: un’arancia. E il rosso e l’arancione di capelli e giarrettiere, le fonti luminose e gli erotici momenti di corpi che imparano a conoscersi. Una sorella. Materie nude, stese, accovacciate, in ginocchio. Mi avrebbe trattenuto l’immagine di un uomo, abbandonato su un divano, svestito. L’atteggiamento calmo e disinvolto, il membro rilassato, come dopo un amplesso, morbidamente abbandonato su un lato, quando non c’è più tensione, né desiderio. È bello visto così. Mi fa pensare ad un attimo d'intimità.

Avrei vissuto tutto questo per sentirmi rigenerata dall’estetica e dall’emozione che non sono più capace di trasmettere ed esternare, assuefatta alla timida e passiva condizione di apparente (?) menefreghismo e freddezza.

Ciascuno deve sopportare il proprio destino, vivendo o morendo. Siamo diventati duri e impavidi. La guerra è finita e io devo andare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

alziamo il tiro baby. passato un buon weekend?? Mi pare di vedere già il selciato e il cappello a bombetta sotto quegli opachi e fumosi comignoli. Saranno più o meno le 4 del mattino, ma da quelle parti la nottata è appena iniziata...

Unknown ha detto...

indimenticabile, assenzio di una notte, il tuffo nel passato! immagino già una nuova immersione!

Veronica ha detto...

non tengo il passo e me ne vergogno...