mercoledì 27 gennaio 2010

Love love love


Lui non ha fatto che parlare d’amore, anche i più scettici alla fine si sono convinti e hanno riso fino a comprare il libro. E nel libro Remo ha scritto i nostri nomi, disegnato un profilo, schizzata una firma e impresso l’anno, questo, il 2010. In più una sola parola a grandi caratteri: LOVE.
Sì, un simpatico santone… io non mi lascio mai troppo conquistare da questi trascinatori di folle, neanche quando mi chiede “Tu sei Anna? E che non me lo dai un bacetto?”. Però mi diverto a sentirlo parlare, soprattutto nel dialogo privato in cui mi racconta l’intimo spiare di una zia che nuda, dopo la doccia, si infilava la biancheria. Mi ricorda quei due scemi dei miei cugini che, nel momento in cui il mio corpo stava appena assumendo delle forme femminili, si nascondevano sotto il letto per imparare dell’amore. Peccato che li ho sempre scoperti prima (almeno credo)!!! Il fatto è che Remo era molto più ardito di quei due ragazzini. Remo aspettava che la zia uscisse dalla camera, per andare a raccogliere il vello inconsapevolmente perduto dalla delicata conchiglia (che lui ha definito in maniera diciamo… più popolare) per riporlo in una scatolina, gelosamente conservata.
Beh, accompagnandolo a casa, mi chiede di fargli una nuova scatolina con ciò che è mio, tutta per lui che il sesso, anche a 86 anni, non riesce proprio a scordarlo!!!

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