mercoledì 2 luglio 2008

On stage


Dopo tante repliche, dopo tante discussioni di gruppo, rifletto sul percorso fatto per trovare un personaggio, che aspettava la conclusione dello spettacolo per emozionarsi!
Adesso penso alla storia di una donna amareggiata, coraggiosa e arrabbiata, ma che non si ferma e va avanti.. da sola!
Io sono con lei, a cercare di interpretarla, perchè i momenti di sconforto prendono anche i più duri e la confusione di un figlio non voluto, soccombe di fronte all'amore materno che soffre la perdita e rende impotenti! Forse un mondo migliore non sarebbe riuscito a offriglierlo, ma l'avrebbe tenuto come una delicatissima piuma tra le sue mani!


Venerdì in piazza del Plebiscito!!

A cercare di nuovo sensazioni!

2 commenti:

Un ragazzo del Sud ha detto...

Esiste un mondo migliore per i personaggi e per noi.
esiste per chiunque è disposto a rinunciare un pò a sè. Ed amare la vita

LO ZIO BART ha detto...

Mi sono seduto in alto, senza entrare davvero, tranne che per recuperare il tabacco che cade senza chiedere il permesso, perché questa volta lo spettacolo meritava di essere visto dal posto più bello. Pli pli plin. E' il mio pezzo preferito. Ero seduto anche le altre volte, ero seduto il pomeriggio prima dello spettacolo per cercarti nel momento che è sempre quello sbagliato, ero seduto alla prima, ero seduto con te da sola, ero seduto che tanto sapevo che mi avrebbe chiamato qualcuno per aiutare a smontare le scene. Non me lo sarei perso per niente al mondo questo come tutti gli altri. Dai papà, mangiamo? Te e questi tubi inutili. Dai, perché non arriva questo cavolo di autobus. E' destino che sia così, un infinito correre per arrivare in tempo più un pelo di ritardo. Altrimenti però che senso avrebbe correre. E' sempre un arrivare dolcissimo e un fremere di voglia.