lunedì 9 agosto 2010

Appena te ne vai, olocausto di tutti i poeti

Nessuno ha creduto che Totti stesse salutando proprio me quel giorno allo stadio.
Nessuno crederà, anche io a dire il vero qualche dubbio ce l'ho, a questa storia appena successa, ma io ne porto addosso ancora gli odori.
Non so se l'immagine di una ballerina ha intrigato quella mente già alterata dal rum, ma me lo sono trovata vicina, mentre intorno si faceva vuoto. Lui che esce dagli schermi di youtube e dalle copertine dei miei CD consumati per il troppo ascolto e si fa carne (poca) e ossa.
Rimaniamo noi due e un solo due ruote, mette il cappuccio della felpa come casco e cavalchiamo l'asfalto. Ha
sempre avuto paura di moto e motorini, però adesso lo sento ridere. Io fingo che sia una situazione normale, ma mi vergogno un po' e mento per quella che invece è la mia di paura.
A destinazione, veniamo subito accerchiati, ma lui non si sposta da dove è seduto, dietro di me, e si fa di nuovo vuoto. Poi mi rilasso, penso che saprò cavarmela.
Il suo viso, con quegli occhi piccoli, appoggiato sulla mia spalla, potevo vederlo solo dallo specchietto. Le sue braccia e le sue gambe avvinghiate mentre io reggevo me, lui e il motorino.
Mi parlava e raccontava, condendo tutto con quel senso dell'umorismo che, come dice Michela, è molto simile al mio. Quelle battute idiote che pensavo piacessero solo a me. Cantiamo Battisti, ma lui stona più di me. Poi si accorge che ho detto una bugia, non può essere minorenne una ragazza che canta Sergio Endrigo. Infatti no, confesso e questa canzone ci piace tanto a tutti e due.
Però è bello prendersi così poco sul serio, forse avrebbe bisogno di un'organizzatrice più brava, l'hotel Rosa non gli fa onore, le sue barzellette possono essere migliorate, le traduzioni in spagnolo non sono esatte. Io gli confesso che qualcuno lo ha paragonato a Biagio Antonacci, ma come? anche sua madre???
Caro Dente, vorrei essere la tua gengiva per tutta la vita, ma qui il cielo si fa chiaro, è mattina e io non posso restare. Scendi dal mio destriero, fossi stata più lucida, forse ti avrei rapito! Ma sto bene così e la 314 non è stanza per me!
Porto con me il tuo ciuffo, la scaletta rubata e poi autografata, ché Danco mi ha insegnato l'importanza del feticcio, e la sensazione che allora mi emoziono ancora! Torna presto!

6 commenti:

danco ha detto...

Non ci vorrei credere.
Il feticcio è tutto. Quasi.

deusinha ha detto...

hai emozionato un po' anche me... :)

Unknown ha detto...

per questo mi piaci! ; )

Anonimo ha detto...

che gabbianella

Veronica ha detto...

e io che quando ti ho sentito esordire banalmente con "Sai..la prima volta che ho sentito l'Amore non è bello ho pensanto: O Dente mi conosce.." non avrei mai scommesso manco una birra piccola del lazza su di te!
sai sempre piacevolmente sconvolgermi!
ti voglio bene annucci [però gengiva non ti ci vedo proprio]

Unknown ha detto...

ecco vero, lo dovevi proprio dire?? dillo ai mojito che mi sono stati propinati tutta la sera che certe cose non si dicono!!
devo aver recuperato comunque, è la simpatia che mi aiuta, o mi frega!! hihihi