Tornare a scrivere dopo un mese per raccontare di questo non è carino.
Ho omesso le esperienze, i viaggi familiari, i lavori, i disegni.
Però questo mi fa ridere. Mi faccio ridere io.
Essere vestiti nel modo meno consono per un posto così. Rivedere quelle lettere colorate di nero, rosso e blu. Ricordare quel bancone e gli incontri. La scaletta che sai a memoria, le prime volte che hai pogato e, quando sei caduta, qualche ragazzo gentile ti ha aiutato ad alzarti. La giacca in macchina, la puzza di fumo nei capelli. I bagni con i rubinetti nascosti.
La tequila. L'alba che fa chiusura.
Oggi ci sono tornata da marziano, ma la musica è quella che si ballava 10 anni fa!
Torno per lui, che per me è un amico, mi diverte per le sue battute idiote. Danco, ottimo gobbo, suggerisce tutte le parole, ma l'olocausto di tutti poeti se lo ricordano tutti. C'è emozione nel suo abbraccio. Chissà come finirà quella storia.
Roby torna indietro per dirgli che c'è una festa che secondo lei gli piacerebbe. No, non ho detto Cuba. Va bè, lascia stare, poi ci tocca riaccompagnarlo.
Torno per sentire quei Buon Appetito nel bis che ho augurato e che adesso mi fanno sorridere. Sono cresciuta Giuse'... ma tu torna presto a trovarci.
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