Tavoli recuperati, panche prese in prestito, olio per torce da giardino preso.
Palloncini colorati, cartelloni per la creatività degli ospiti, manifesti per rebus collettivi. La spesa. In cucina a impastare. Gli spritz, non si sa quanti. I proprietari di casa all'ora del tramonto che bevono vino bianco con noi, in attesa dell'arrivo degli invitati. Il capitano alla griglia con i suoi assistenti, la grigliatrice vegetariana fai-da-te. La campagna. L'anguria ubriaca, il tiramisù con 57 candeline, le supposizioni di Gianna e Zena su come dividere il 57. Gli scatoloni da aprire con i residui del Monte Conero. Le barzellette con diapositive di Simo, le guance consumate dai baci, la Magic Box per due, il piccolo Giovanni che ha imparato cosa sono le leccate di Carlos, gli amici che mi hanno visto almeno 15 volte alle prese con le candeline, quelli che invece ci sono stati per la prima volta. Il bouquet delle follette, i miei piedi in un quadro.
E poi i nostri due desideri, volati alti nel cielo al dolce suono della voce di Silvia. Sembravano lucciole, ma erano lanterne. Piccole mongolfiere cariche di significati che solo noi sappiamo.
Si sono commossi tutti nel momento più alto di una già bellissima serata, lo so. Grazie, è stata una sorpresa meravigliosa.
4 commenti:
io rimango un dilettante e tu ogni giorno crei 'poesie' più belle.
non ho fatto niente io, stavolta! ma c'era poesia, sì!
la magia che c'è nel circondarsi ogni giorno di persone che sanno regalarti emozioni... <3
per questo non vi lascio mai più!
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