Aspettando Copenaghen, questi giorni, anzi in realtà da molto più tempo, ho letto mille articoli sui cambiamenti climatici. Scienziati, esperti, climatologi urlano a gran voce le loro teorie. Spesso offrono visioni e soluzioni differenti. Ecco, questo è positivo, perchè diversi punti di vista garantiscono pluralità di informazione, che ci permette di costruirci un'idea nostra. Si tratta però di argomenti scientifici, di cui non possiamo direttamente verificare la veridicità. Quindi, non essendo mia intenzione fare previsioni catastrofiche o ottimiste, mi limito a riflettere sulle informazioni che mi arrivano, senza pretese di essere nel giusto! La cosa che più mi colpisce è la crescita demografica, un aumento della popolazione che causerà il collasso del pianeta. Ma come? Se la nostra paura è proprio quella che il vecchio continente sta invecchiando ancora di più a causa di una drastica diminuzione delle nascite!! Ebbene, è il terzo mondo che continua a sfornare pargoletti, quelli che coloreranno il futuro della Terra. Sembra che il loro arrivo però, sottragga a noi l'immenso benessere in cui ci culliamo. Di sicuro è vero che le risorse non sono abbastanza per tutti, ma mi sembra che il problema sia che noi dovremmo privarci di parte delle nostre per condividerle con i cugini del sud del mondo!! E io non vedo l'ora che sbarchino copiosi sulle nostre terre. Che senso ha stabilire confini e creare leggi razziste sugli immigrati, quando è evidente che loro aumentano e noi diminuiamo? Perché ci ostiniamo a voler tenere tutto per noi? Tutti dovrebbero spargersi per tutto il mondo, una Pangea di tutti, dove i trattini divisori degli stati non esistano più. E facciamo nascere tutti i bambini che l'amore vuole generare, che sono una benedizione. Sostituiamo i vecchi e cresciamo nuove generazioni più intelligenti di noi.
Oggi i capi di stato, anche Obamino, rimandano i trattati e gli accordi slittano di anno in anno, dimenticando l'urgenza della diminuzione delle emissioni dei gas serra, come in una war room di Kubrick. Complicate trattative e soprattutto poca volontà di cedere e concedere renderanno il prossimo vertice danese un nuovo fallimento! Ancora soldi ed energie sprecate. Si potrebbe aprire un dibattito lunghissimo sull'uso incoerente che si fa di fondi dedicati al mondo del volontariato e dell'associazionismo che spende più per conferenze e incontri di autocompiacimento che per effettivi aiuti dove ce n’è bisogno.
Non credo più nelle forme di aiuto, offerte da comode poltrone di salotti bene o di aule scaldate da buoi e asinelli buonisti.
Lasciate che i pargoli vengano a noi!
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