Ma tu guardalo lì, un folletto seduto nella mia città. Un abbraccio come fosse il mio portafortuna da sempre e invece lo ricordo solo in un giorno, cicerone nella sua città, lassù nella laguna.
Con il suo curioso accento racconta della Cina, del suo nuovo compagno e della sua nuova casa.
Poi, sincero come da poche persone ti aspetti, chiede di me. Inizio subito entusiasta dal lavoro, casa, ferie ecc... ma lui non si accontenta, inclina la testa e mi chiede del "cuoricino". Sorrido timidamente. È una persona sensibile, non servono molte parole. Lui capisce, mi abbraccia di nuovo e ci ridiamo su. Il 2009 è stato un anno strano in cui entrambi abbiamo imparato che il cinismo aiuta, e che non si vive di favole e fiori, ma Andy, lui sì, è una brava persona e non smetterà di amare e donarsi...
Nella notte più profonda, quando la penna si affretta ad appuntare i pensieri, una telefonata da un numero che non conosco. La notte delle sorprese di vecchie conoscenze. Se mi ricordo di te? Uno dei tipi più pazzi che abbia mai incontrato. Ma quanti anni sono passati?? La voce tradisce una serata alcolica, ma è una bella chiacchierata, un po' nostalgica di tempi andati e di soliti buoni propositi per rivedersi appena passi in zona... sì certo!
3 commenti:
non dovrei essere stato io... non era alcol! ;-)
ah ah ah!! no, era uno delle tue parti però!
i soliti milanesotti.
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