C’è chi dice che un bello spettacolo si ha quando le persone escono dal teatro con il desiderio di raccontarne almeno una scena a qualcuno. Adesso ho proprio voglia di raccontare questo film!
Milk è la storia della rivendicazione dei diritti civili agli omosessuali di San Francisco.
Dal punto registico è perfetto, ci sono pezzi con immagini degli anni 70 montate tra le scene con i protagonisti, e altre riprese trattate come fossero documentari televisivi invecchiati e claustrofobici di manifestazioni di piazza con il popolo in rivolta!!
Divina Sean interpreta magistralmente la parte del gay, senza eccessi da stereotipo ma con quell’atteggiamento effeminato che un grande attore riesce a rendere solo con un dolce sorriso e con un ripetuto gesto della mano. Gli perdono (scusate la presunzione) anche l’atteggiamento un po’ paternalistico e da predicatore perché è in campagna elettorale ed è funzionale alla storia…
La ricostruzione di quegli anni è molto realistica e vera. E soprattutto è di estrema attualità l’argomento minoranze e l’accanirsi contro le stesse, di frange bigotte della popolazione che, convinte di essere nel giusto e di farlo in nome di una verità e di un dio misericordioso, coprono di vergogna e disprezzo un uomo per le sue preferenze sessuali!
Un altro di quei mille atteggiamenti inquisitori di cui la nostra storia è puntellata e che ritornano anche oggi con i casi di presunta eutanasia di questi giorni a una persona che, per profondo rispetto, non voglio neanche nominare!
Neo del film, e concludo, gli unici due spettatori uomini, che ci hanno graziato andando via a metà tempo, che ad ogni bacio tra uomini, ripetevano “che schifo questo film”, a dimostrazione che i sacrifici di Milk sono stati vani per qualcuno e che la fobia dell’omosessuale è ancora viva tra uomini spaventati da una possibile minaccia al loro essere maschio!
Milk è la storia della rivendicazione dei diritti civili agli omosessuali di San Francisco.
Dal punto registico è perfetto, ci sono pezzi con immagini degli anni 70 montate tra le scene con i protagonisti, e altre riprese trattate come fossero documentari televisivi invecchiati e claustrofobici di manifestazioni di piazza con il popolo in rivolta!!
Divina Sean interpreta magistralmente la parte del gay, senza eccessi da stereotipo ma con quell’atteggiamento effeminato che un grande attore riesce a rendere solo con un dolce sorriso e con un ripetuto gesto della mano. Gli perdono (scusate la presunzione) anche l’atteggiamento un po’ paternalistico e da predicatore perché è in campagna elettorale ed è funzionale alla storia…
La ricostruzione di quegli anni è molto realistica e vera. E soprattutto è di estrema attualità l’argomento minoranze e l’accanirsi contro le stesse, di frange bigotte della popolazione che, convinte di essere nel giusto e di farlo in nome di una verità e di un dio misericordioso, coprono di vergogna e disprezzo un uomo per le sue preferenze sessuali!
Un altro di quei mille atteggiamenti inquisitori di cui la nostra storia è puntellata e che ritornano anche oggi con i casi di presunta eutanasia di questi giorni a una persona che, per profondo rispetto, non voglio neanche nominare!
Neo del film, e concludo, gli unici due spettatori uomini, che ci hanno graziato andando via a metà tempo, che ad ogni bacio tra uomini, ripetevano “che schifo questo film”, a dimostrazione che i sacrifici di Milk sono stati vani per qualcuno e che la fobia dell’omosessuale è ancora viva tra uomini spaventati da una possibile minaccia al loro essere maschio!
2 commenti:
Il film non l'ho ancora visto... Ma il titolo del post è da nomination all'Oscar!
E Scion Pen è un grande!
grazie per aver colto!!! e ora vai a vedere il film!!
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