Poi facciata in legno grezzo, dipinto da noi, con dei colori tipo arancio o verde, sì meglio verde. Con il tetto a punta!
Manifesti retrò su tutte le pareti, specchi e molte bottiglie di vini buoni.
Si deve respirare quell'aria da città seppiata, fatta di campanili aguzzi che sbucano nel cielo, di lampioni ottocenteschi, di meraviglie architettoniche, di romanticismo e battelli, di sedie verdi nei parchi, che le puoi spostare e mettere dove più ti piace!
Lo voglio vicino a un ponte, infestato di musicisti improvvisati e giocolieri sotto tubi colorati, attaccato a quel profumo d'arte che si respira nei parchi, nei musei, nelle gallerie. Un'overdose di sensazioni.
Vorrei che dopo il caffè politico, sembri di camminare tra la polvere dei rivoluzionari, dei filosofi, dei miserabili, dei poeti maledetti, dei pittori surrealisti, fino ad avere le allucinazioni ed essere sicuri di aver visto muoversi il gargoyle mentre una carrozza attraversava la strada.
2 commenti:
e quando inspiri sai che ti stai riempendo i polmoni di amore e dolcezza, è come se ti facesse le coccole! ...ah Paris...
... je t'aime!
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