Doveva essere un pomeriggio di letture, silenzi e tranquillità, invece mi sono irreversibilmente innamorata.
Sembrava una di quelle giornate di Maestrale in Sardegna, cielo e mare agitati da minacce latenti. Mi piace molto questa greve levità. Ero pronta a momenti quasi spirituali, riflettendo, un po' abbattuta, su quanto sia rara la classe, sulla mancanza di stile, su quanta poca delicatezza ancora una volta.
Invece, appena arrivo, cambia tutto. Nuda in un attimo, mi ritrovo ad essere sballottata da una parte all'altra, scossa dalle urla che avvertono dell’arrivo di quella perfetta. Mi rotolo e mi graffio senza dolore, le ossa, messe alla prova, perdono quasi sempre, ma è più divertente che preoccupante. Ho il sacchetto pieno, anche dentro le orecchie ne troverò alcuni, qualche livido e segni sulle gambe, eppure corro come una bambina, instancabile.
Una circonferenza di esperti giocatori di sushi sempre più larga, polsi gonfi e dita storte, ma sedersi non è possibile, un’energia che pensavo non avrei trovato oggi.
Mi sono lasciata rapire, come nei pensieri adolescenziali, per evadere per un po' nella non realtà, ma sono dovuta scendere dalla luna, tornare sulla terra, immaginando di essere in una terza dimensione ancora... solo per fare qualche addominale prima, sai, la pancetta... fortuna che è sexy!
2 commenti:
che bella che sei!!!!!!!!!!!
<3
bellissima :o)
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