Tu che l'arte non l'hai imparata ma ti scorre da sempre nelle vene.
Tu che sei abile con la matita e molto umile nel cuore, non ti ho mai sentito vantarti.
Tu che non ti limiti alla tua perfetta tecnica, ché hai anche tanta ricchezza da dare.
Tu che raccogli l'ortica con le mani per farci il risotto.
Tu che sai ascoltare e non ti è mai importato di essere il meglio.
Tu che attraversi tempeste interiori perchè vivi sentimenti forti.
Tu che sei così grande e fragile.
Oggi ti investono di una carica che, per diritto, è stata sempre tua.
In un libro così intenso, c'è tutta la tua vita, schizzata e raccontata a parole, tutte tue, riassunto di quel pensiero contorto ma ricco di sensibilità che da sempre ho riconosciuto in te, nonostante la tua giovane età! Hanno capito e apprezzato il tuo percorso, perchè tu non hai altro modo di dirci quello che sei, non avresti potuto seguire leggi accademiche, non ti ci sai riconoscere.
Solo due versi, perchè bisogna lucidare di lacrime questo ponte pietroso e vuoto, ma poi... si balla, ridendo e urlando addosso alla paura!!!
Sei tu!
[...]
Se non verrai
dimmelo prima che cada il sole
così ch'io possa piangere al tramonto,
consolarmi con la luna
e poi ballare la notte intera.
Se non verrai
dimmelo prima che cada il sole
così ch'io possa piangere al tramonto,
consolarmi con la luna
e poi ballare la notte intera.
Da una lettera a Lilith
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