Stamattina, appena connessa al mondo, Michi mi ha detto che lassù, dove sta lui, oggi è stato il primo giorno di nebbia, non si vedeva niente.
Allora, con l’aiuto delle foto, scorro l’estate appena passata. Si ride sempre, si gioca e si beve. La pelle è colorata, il corpo è più spogliato, si sta bene. D’estate siamo di tutti e con tutti. Voglia di stare all’aria aperta e mischiarsi promiscuamente con gli altri. Ho visto occhi dolci, le farfalline nello stomaco con tanta voglia di socializzare, il corteggiamento e la vanità. I cinema all’aperto e la musica, le lenzuola bollenti, le lucciole, il tenero sentimento dell'amore abbracciarmi, sconvolgermi e andarsene di nuovo, i gelati. Mare, sole e mojito. Poi le parole crociate, un tuffo al tramonto, le partite a beach volley, i piedi nudi sulla sabbia, gli schizzi di sale che rimangono sulla spalla quando ti asciughi dopo il bagno, le fritture di pesce. Le notti che non finiscono mai, sostituite direttamente dall’alba del nuovo giorno. Siamo belli d’estate...
Ma adesso fa bene anche chiudersi un po’, lasciarsi coccolare dall’intimità del nido, rifugiarsi sotto morbidi piumoni e scaldarsi con tazze fumanti; è il tempo meno fugace e superficiale delle verità meno frivole e più profonde, è il tempo di capire un po' come vogliamo vederci allo specchio.
Lascio entrare il corpo in una nuova dimensione e concordo con Michi, non mi dispiace affatto!
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