Come corre veloce il motorino, almeno così mi sembra, ma è per raggiungere presto il mare e il cielo azzurro, ché io durante il giorno ne vedo solo un rettangolino che si fa spazio tra i palazzi appiccicati dei vicoli, se sollevo la testa dalla mia scrivania.
Corre e attraversa il calore giallo dei girasoli pigri, il profumo viola della vanitosa lavanda e il silenzioso fruscio dei fili di grano appollaiati sui campi. Stavolta cantiamo di schiene spogliate che sanno di oleandro e di una Roma che piange, che a noi ci piacciono!
E tutto per quel tuffo al tramonto che rinvigorisce, distrae e porta serenità.
3 commenti:
beata....
non sai come mi piace sentire il profumo della pelle che sa di sale e sole e buttarsi nudi sul letto dopo la doccia col sorriso da orecchio a orecchio!
a chi lo dici.
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