domenica 16 novembre 2008

homeless

Andrea, homeless, bruciato vivo a Rimini

Rimini - Venerdì 14 novembre 2008
Lunedì notte, nella città di Rimini, Andrea, un uomo di 44 anni, homeless storico della città, è stato bruciato vivo, cosparso con una tanica di benzina.Queste notizie non hanno commenti. Le ustioni su tutto il corpo sono molto gravi, di secondo e terzo grado. Per questo Andrea è stato trasferito immediatamente al Centro Grandi Ustionati di Padova, dove l'uomo versa ancora in gravissime condizioni anche se non è in pericolo di vita. Sulla panchina, la dimora abituale di Andrea, i segni delle fiamme e alcune sue cose, fra cui le scarpe. Bruciate. La città da tempo assiste ad episodi di intolleranza segno di un mutamento proprio dentro la spirale di paura, legalità e xenofobia che anima come spettri questi territori. Il Laboratorio Sociale Paz, ha lanciato nel pomeriggio di martedì 11 novembre un presidio pubblico in Piazza Cavour per poi spostarsi, successivamente, sul luogo dove è accaduto questo gravissimo episodio. Qui è stata espressa solidarietà ad Andrea con alcuni messaggi e sono stati appesi degli striscioni. Diverse le persone che si sono fermate, nonostante la città sembri ancora assopita. Alcune agenzie hanno parlano di balordi o di qualche spacciatore, in realtà l'impressione generale e che si tratti di un grave gesto pensato e premeditato, che ha colpito senza remore, all'inizio di una fredda e nebbiosa notte di novembre, uno dei tanti senza volto della città.La vicenda avviene durante le giornate in cui il Governo discute il Ddl 733, ovvero il famigerato Pacchetto sicurezza che guarda caso prevede proprio la cancellazione per i senza fissa dimora (ma non solo) della possibilità di iscrizione anagrafica, oltre che di istituire- presso il Ministero dell'Interno - un registro per una vera e proprio schedatura dei cosiddetti homeless.Inoltre alcune persone hanno segnalato perplessità su come sono state condatte le stesse indagini, dal momento che, l'area non solo non è stata posta sotto sequestro ma si paventano teorie su ipotetici balordi o spacciatori in una zona, quella in cui è avvenuta l'aggressione e in cui Andrea trascorreva le sue giornate, particolarmente lontana dall'immagine di territorio degradato e isolato, così come ora si vuol far apparire.

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