Si consiglia l'ascolto in contemporanea con la lettura, rende più l'idea.
Suonare il piano è come fare l'amore. Ci sono i momenti più delicati, i tempi lenti, gli adagi, i ritmi più sostenuti con il muro di luce che dipinge il fondale di rosso… e le pause, fondamentali per creare quelle sospensioni, preludi di estasi. Un bravo pianista sa dosare tutto. Non è solo tecnica, è passione e sentimento, di quando chiudi gli occhi e ti lasci trasportare. Il tocco sensibile del maestro non è da tutti. Alcuni non hanno orecchio, per altri è solo esercizio e performance, c’è chi ha “scordato”. Anche l’ascoltatore gioca un ruolo importante, serve sintonia e affine, quanto rara, reciprocità. Ma se ti concentri sui suoni sorridi al piacere dell’incontro, se ti lasci suggestionare da altri sensi scorrono immagini di una vita inventata e ti senti felice, come pervaso da un’ondata di calore. In alcuni casi poi, l'archetto incontra la corda e su di lei si ciondola un po'. E allora mi vengono i brividi e non controllo la commozione. È stato come fare l’amore!
La mia notte con
Bello. Tutto.
RispondiEliminaE poi che estetica (anestetica)!
un gran bel concerto mi ha ispirato... molto emozionante!
RispondiEliminaè una ricerca di perfezione di forma e contenuto! che vivano l'estetica e il sentimento!
c'è sesso e musica in ogni parola! ma come ci riesci???e i brividi dove li metti?????????
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