È una bella scena, sincera come le sue risate, le nostre risate. Le sue confidenze e la nostra complicità, per farla sentire grande oggi, la mia piccoletta. È bella e fragile, ma piena di speranze va incontro alla vita con la spregiudicatezza di chi non sa cosa la attende.
Mi piace prendermi cura di lei, penso che ci riuscirò quando toccherà a me, e allo stesso tempo mi piace farmi seguire da lei, compagna di frivole iniziative, incuriosita dal mio essere adulta bambina che ancora gioca e scherza come lei, e non la sgrida quando sbaglia.
La rapisco una mattina presto e la trovo già pronta, zainetto in spalla, sorride. Ci facciamo avvolgere dalle correnti a volte bollenti, a volte gelate, ridendo del nostro essere così impacciate. Ma io sono la_stupida e mi posso permettere di non calcolare tutto, dimenticando la biancheria asciutta, fuggendo senza mutande e allungando di nuovo troppo i tempi con il telefono che già squilla rimproveri!
Ma lei che, arrampicandosi come una scimmietta al collo, mi ringrazia per questi momenti, non sa che significato ha avuto per me.
sei una perla rara in un mare di banali e noiose marionette..... fortunato chi avrà in dono il tuo cuore!!!!
RispondiEliminainvece ti dirò, a volte è meglio essere un anonimo signore e basta (cit.), come te!
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